Nella più grande crisi mondiale, sono sempre più le famiglie in condizioni economiche disagiate: arrivare a fine mese  diventa sempre più una mission impossible. In questo contesto l’unica forma di emancipazione è la cultura. L’accesso ai saperi risulta sempre più difficile. Ora anche la scuola pretende un contributo scolastico, volontario per la legge Bersani, obbligatorio per la scuola. Contributo di ben 80 euro. Inoltre ci sono anche le solite tasse erariali obbligatorie per gli studenti di 3°/4°/5°. Tasse di vario tipo: la tassa di iscrizione (pari a 6,04 euro), quella di esame (pari a 12,09 euro) e quella di diploma (pari a 15,13 euro) sono uniche per l’intero corso di studi, la tassa di frequenza va invece corrisposta per l’iscrizione al quarto ed al quinto anno di scuola secondaria superiore ed è pari a 15,13 euro.

Ma facciamo chiarezza. Le tasse erariali sono obbligatorie per tutti? Ovviamente no. Per chi vive una condizione economica disagiata vi è l’esenzione dalla tassa. Ecco gli scaglioni per cui si è esenti (sanciti dalla circolare ministeriale n. 9 prot. 749):

Numero di persone del nucleo familiare\ Limite massimo di reddito

1 5.020,00
2 8.327,00
3 10.703,00
4 12.782,00
5 14.860,00
6 16.842,00
7 e oltre 18.819,00

E il contributo scolastico? Ovviamente non è obbligatorio. La scuola che cifra può chiedere? Una spesa che non supera i 20/25 euro e che costituisce:assicurazione individuale degli studenti, libretto delle assenze, gite scolastiche, carta per le pagelle e tutte le cose che restino allo studente.

Se avete intenzione di pagare alla scuola solo il rimborso spese basta farlo presente al Dirigente Scolastico mediante una lettera inviata con raccomandata A/R. Nella lettera comunicate le vostre intenzioni di pagare solo la parte del contributo scolastico strettamente obbligatoria, citando documenti e leggi elencati precedentemente ed allegandone una copia.

NOTA BENE: Spesso le scuole che impongono il pagamento di contributi lo fanno per una reale difficoltà economica. Il Ministero da anni sta gradualmente tagliando i fondi destinati agli istituti scolastici e questi, di conseguenza, sono costretti a chiedere aiuto alle famiglie. Se c’è la possibilità, dunque, il consiglio che vi diamo è quello di pagare il contributo scolastico perché la richiesta delle scuole è giustificata spesso da una reale necessità di sopravvivenza.

Per contro se non ne avete la possibilità economica, o semplicemente non volete sottostare a questo abuso, la legge vi tutela e vi offre la possibilità di sottrarvi al pagamento del contributo.

DIAZ IN RIVOLTA, OPERERÀ AFFINCHÈ I CONTRIBUTI SCOLASTICI SIANO EFFETTIVAMENTE UTILIZZATI PER ATTIVITÀ STUDENTESCHE E SI IMPEGNERÀ A DENUNCIARE OGNI ABUSO.

Tasse scolastiche obbligatorie? No, grazie!

  • Febbraio 4th, 2012
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